PROGETTI E REALIZZAZIONI
Il superamento della geometria non si attua sul piano geometrico,
ma lavorando su relazioni, flussi, percezioni sensoriali.
Progetto di massima
DCA Diego Caramma Architecture
Biasca (TI) – Svizzera
2009
Un insieme di stanze, anche se ciascuna bellissima in sé, non forma una casa. Una serie di edifici, sia pure splendidi singolarmente, non configura un tessuto urbano, Occorre un legame di interdipendenza, un continuum edificio-città-territorio. Ma, per concretarlo, ogni elemento, edificio, viale, piazza, deve rimandare a quelli adiacenti, cioè rinunciare alla propria autonomia: poetica del non-finito, che si oppone all’insensatezza dei nostri quartieri e tessuti urbani composti di «pezzi» finiti, conclusi nella propria cornice, avari, intracettivi.
La proposta deve necessariamente presentarsi quale occasione per una riqualificazione paesaggistica rifuggendo dalla concezione di edificio isolato e autosufficiente per proporsi come organismo in grado di integrarsi e vibrare nell’ambiente. Ciò che è stata ricercata è l’integrazione edificio-territorio: verso nord, il corpo di fabbrica, che raggiunge l’altezza minima di 8,50 m imposta dal Piano Regolatore, si caratterizza come se nascesse e crescesse dal suolo, stabilendo con esso una continuità fisica.
La copertura del volume che ospita gli spazi commerciali diviene in questo modo una sorta di piazza pubblica, culminante in una terrazza panoramica. Lungo Via Parallela l’edificio è quindi caratterizzato da linee-traiettoria che ne sottolineano il flusso orizzontale.
Verso sud, il corpo residenziale, che raggiunge l’altezza di 13,50 m, vibra attraverso il grande frangisole attrezzato che ne caratterizza il fronte, stabilendo pure una continuità visiva e fisica tra suolo e edificio. Il raccordo tra i volumi introduce alla «poetica dell’angolo», impegnando la progettazione sulle cerniere urbane. Si tratta di uno strumento insostituibile per calibrare le forze cinetiche e perciò fondere urbanistica e architettura. Ciò concorre alla rottura dell’oggetto architettonico in sé finito, favorendo il suo intrinseco coinvolgimento nella vicenda urbana.
Il complesso è concepito per ospitare attività commerciali e spazi residenziali di qualità. Le attività commerciali si sviluppano su una superficie complessiva di circa 590 mq, di cui 360 mq al livello del piano terreno, mentre i restanti 230 mq al primo livello. Tutte sono rivolte verso la principale direttrice di traffico, ovvero Via Parallela. Al piano terreno gli spazi sono stati pensati per garantire la massima flessibilità nella scelta delle metrature, in previsione di una facilitazione delle operazioni di affitto e/o vendita. Al primo piano la conformazione degli ambienti si presterebbe in modo ottimale per ospitare attività legate alla ristorazione (bar, ristorante, pub, winebar, ecc.). Gli spazi residenziali sono ubicati nel corpo di fabbrica più arretrato rispetto a Via Parallela, collegato all’ala posta lungo Via Marconi. Gli appartamenti, disposti su 3 livelli e di diverse metrature, occupano una superficie di complessivi 1160 mq. All’ultimo livello si trovano 2 grandi attici, rispettivamente di 5 ½ e 6 ½ locali, provvisti di patio interno. Gli appartamenti disposti nel corpo di fabbrica lungo Via Parallela sono prevalentemente rivolti verso il giardino comune, e godono di un orientamento est-ovest. Quelli lungo Via Marconi godono di un orientamento verso sud. Nei piani interrati, possono essere ricavati tutti i parcheggi necessari.
L’edificio è concepito per favorire la ventilazione naturale degli ambienti e la creazione di microclimi salutari.
Ciò avviene attraverso patii e terrazze, ma soprattutto tramite il grande elemento frangisole posto sul lato sud delle abitazioni, che potrà ospitare piante rampicanti.